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Cronache da un itinerario di formazione innovativo: la forza della formazione “in partnership”

da | 17 Ott 2019 | Fundraising: vorrei e non vorrei | 0 commenti

L​a Scuola di Fundraising di Roma, insieme a Patrimonio Cultura, è coinvolta in un itinerario formativo al fundraising estremamente innovativo, voluto da Bottega del Terzo settore con il sostegno della Fondazione CARISAP.

È un corso quasi tutto laboratoriale. I trenta partecipanti sono stati divisi in cinque gruppi di lavoro, ognuno dei quali si sta occupando di un progetto vero, di un’organizzazione vera, con un obiettivo economico vero. È l’unico modo per evitare che le conoscenze di fundraising restino un tantino astratte e inapplicabili.

Le cinque organizzazioni/progetti cavie del nostro laboratorio sono:

  • Psyalchimia, per un progetto che mira a far emergere nei giovani i propri talenti. Una missione innovativa quanto attuale posto che, sui talenti dei giovani, nel nostro paese si fa molto poco. In pratica, una serie di eventi in cui i giovani e le loro famiglie saranno coinvolti in incontri con personaggi talentuosi che si sono affermati: musicisti, artisti, scienziati, letterati, ecc. Una sorta di road show che unisce cultura, educazione, spettacolo, pedagogia e relazioni tra le famiglie.
  • Marche Quinta Regio, per un progetto di fruizione dei beni culturali da parte di persone cieche e sorde in una città come Ascoli Piceno, con una grande offerta culturale e artistica la quale, però, difficilmente può essere fruita da un pubblico di persone con tali disabilità. Un’iniziativa che ha valore non solo per i beneficiari diretti (le persone non normodotate) ma anche come miglioramento dell’offerta culturale e quindi turistica dell’intera città.
  • Michele per Tutti, un’associazione che si occupa, tra l’altro, di prevenzione degli effetti delle disabilità nei primi mesi di vita di un bambino. Il progetto, nello specifico, riguarda la creazione di un centro dove svolgere attività, riabilitative e non solo, che permettano di prevenire e lenire gli effetti delle disabilità. Un centro che svolga queste attività mettendo insieme soggetti disabili e soggetti normodotati, anche per superare le invisibili barriere che spesso tendono ad isolare i bambini disabili e le loro famiglie.
  • Libero spirito, un progetto di sviluppo locale dei borghi minori della zona picena, vittime dei processi di isolamento e svuotamento aggravati dagli effetti del sisma. Si tratta di ricostruire e porre le basi per permettere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della comunità locale. In particolare, si cercano fondi per dar vita ad un’impresa sociale la quale, partendo da una tipicità locale (le erbe officinali), sia in grado di realizzare prodotti di qualità richiesti da mercati come quello della cosmesi e creare, al contempo, un’attrattiva per i paesi coinvolti. Tale impresa avrebbe anche la funzione di includere soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro e di restituire un’opportunità al mondo agricolo locale per avviare nuove produzioni.
  • Bottega del Terzo settore, associazione sostenuta dalla Fondazione CARISAP, che riunisce il non profit piceno e ha la missione di promuovere e realizzare lo sviluppo sociale della comunità grazie all’azione del Terzo settore e alla capacità di creare partnership. Il progetto è quello di sostenere le attività della Bottega che, nel loro complesso, sono rivolte alla comunità oltre alle numerose attività di formazione, divulgazione e progettazione sociale. In poche parole, un luogo dove dare vita a nuove forme di welfare di comunità potenziando la capacità di leadership del Terzo settore.

Cinque casi che rappresentano l’enorme fecondità, creatività e impegno del Terzo settore italiano. Cinque casi rappresentativi di progetti realizzati da numerose tipologie di organizzazioni nonprofit: cooperative, associazioni di promozione sociale, mondo del volontariato, ecc.) Contemporaneamente, si tratta di una bella sfida di fundraising.

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Corso di formazione in partnership sul fundraising ad Ascoli Piceno.

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Corso di formazione in partnership sul fundraising ad Ascoli Piceno.

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Corso di formazione in partnership sul fundraising ad Ascoli Piceno.

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Corso di formazione in partnership sul fundraising ad Ascoli Piceno

Un approccio professionale al fundraising

Cosa stanno facendo i partecipanti ripresi in queste foto? Sono divisi in gruppi che rappresentano l’Ufficio fundraising delle organizzazioni cavie e stanno montando in modo professionale e scientifico un’attività di raccolta di fondi da persone.

In questa fase stanno definendo i target della raccolta fondi, che forse è la cosa più importante. Un lavoro pedissequo che permetterà di definire l’impianto di base e gli obiettivi economici e non economici della raccolta fondi.

Il risultato di questo lavoro sarà la restituzione all’aula di un’idea progettuale vera di raccolta fondi che definisca:

  • l’oggetto della raccolta fondi;
  • i target ai quali rivolgersi;
  • la proposta da offrire e quindi i benefici che le donazioni produrranno per i donatori, per i beneficiari e per la comunità nel complesso;
  • i canali promozionali per proporre la donazione;
  • i costi e i ricavi attesi del fundraising.

Insomma, è come se questi meravigliosi progetti fossero entrati in un’officina (artigianale ma professionale) per una messa a punto.

Uno degli effetti che si sta già riscontrando è che, pensando al fundraising, si aiutano i progetti culturali e sociali a migliorarsi o meglio a trasformarsi da un’idea progettuale in un vero e proprio progetto “cantierabile”.

Qualcuno, infatti, strada facendo ha rivisto il progetto sia nella sua dimensione qualitativa, sia in quella quantitativa (le cose da fare) sia nei tempi di realizzazione. Questo è uno degli effetti positivi di un approccio professionale al fundraising.

Siamo a metà percorso e i risultati, che però sembrano già molto promettenti, li vedremo al termine del corso .

La mia impressione personale di fundraiser e formatore è che il Terzo settore italiano sia portatore di idee e passioni che possono fare veramente la differenza per lo sviluppo del nostro Paese in tutti i settori. Un patrimonio di cui non si può fare a meno. Credo che il fundraising abbia la missione di trasformare questo potenziale in impatti reali. Insomma, quella del fundraising è una missione sociale ancor prima che professionale!

Va dato atto a CARISAP e alla Bottega del Terzo Settore di aver fatto un investimento lungimirante e innovativo sul potenziamento delle capacità delle organizzazioni quale fattore fondamentale per dare maggiore impulso ai processi di sviluppo sociale della comunità. Un esempio che si spera presto possa essere copiato da altre Fondazioni e altre organizzazioni di secondo livello del Terzo settore.

Vuoi saperne di più?

La Scuola di Fundraising di Roma progetta organizza e realizza attività di formazione al fundraising in partnership. In pratica è al servizio di reti di organizzazioni, di Fondazioni, di associazioni di categoria per portare formazione ai propri associati e referenti affinché vengano potenziate le loro capacità di reperire risorse economiche private per il cambiamento e l’innovazione.

Sei interessato a questa offerta formativa visita la pagina: https://www.scuolafundraising.it/formazione-fundraising/corsi-in-partnership/ o rivolgiti al responsabile della formazione Barbara Bagli b.bagli@scuolafundraising.it.

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